Cari amici,
guardando al prossimo inizio della Quaresima che incomincerà mercoledì 5 marzo, con l’esperienza dello scorso anno e un desiderio riaffermato negli incontri dei consigli pastorali, desidero riproporre anche quest’anno l’esperienza dei Centri di ascolto del Vangelo nelle case.
Lo scopo è raggruppare, negli ambienti di vita soliti, un piccolo nucleo di persone che per tre settimane abbiano uno spazio di ascolto della parola di Dio e di semplice e breve condivisione a partire – quest’anno – dalla lettura della prima lettera ai Corinzi di San Paolo.
La proposta necessita di tornare a individuare tre o quattro case nei nostri borghi che aprano le loro porte con semplicità per tre volte, una alla settimana, nel tempo della Quaresima (le restanti settimane quaresimali avranno già altre proposte come gli Esercizi spirituali), possibilmente in giorni diversi e con orario serale 21-22 circa. Gli incontri saranno proposti ed accompagnati da alcuni “animatori” che si sono preparati nelle scorse settimane con il prezioso aiuto della prof.ssa Marenco, docente in Sacra Scrittura.
L’intenzione è che liberamente il maggior numero di persone, in base alla comodità del giorno, senza alcun problema o timore, scelgano un appuntamento in una delle case che indicheremo nella domenica che precede il Mercoledì delle Ceneri, per poter vivere insieme l’ascolto della parola di Dio in un clima di preghiera e di fraterna accoglienza.
Chi offre la propria casa o la disponibilità ad animare questi centri può comunicarlo entro domenica 23 febbraio a don Giovanni o al diacono Paolo.
Prego e spero che questa iniziativa anche nell’anno giubilare ci aiuti, come comunità parrocchiali e come famiglie, a vivere ciò che ci fa chiedere una preghiera della liturgia Quaresimale:
«Padre Santo, tu riapri alla Chiesa la strada dell’esodo attraverso il deserto quaresimale,
perché ai piedi della santa montagna, con il cuore contrito e umiliato,
prenda coscienza della sua vocazione di popolo dell’alleanza,
convocato per la tua lode nell’ascolto della tua parola,
e nell’esperienza gioiosa dei tuoi prodigi».
don Giovanni e i gruppi liturgici parrocchiali